Lago Maggiore Half Marathon
Anche se in ritardo questo vuole essere un ringraziamento per i soci 5 cascine che nelle ultime corse mi sono stati vicini. A Riccardo che è stato il mio pace a Cogliate insieme ad Andrea e Claudio. Grazie! perchè da Cogliate ho ritrovato il passo e lo stimolo per la mezza del lago maggiore di domenica scorsa. Grazie a chi mi ha supportata (o sopportata?) per chilometri quando sentivo che le gambe non tenevano e quel dolore all’anca diventava acuto. E grazie per non aver solo corso. Insieme abbiamo parlato di corsa, infortuni, terapie, ma anche delle nostre vite, di gioie e dolori, con la promessa di non mollare mai e magari guardare ottimisti i nostri appuntamenti quotidiani con la corsa e le nostre sfide. Sono arrivata a domenica con una condizione ancora un po’ sofferente, ma non da buttare all’aria una mezza. Per qualcuno di noi è stata la rivincita dopo Verona, portando a casa tempi strepitosi e personali…per me è stato un successo finirla senza pena e questo risultato lo dedico a tutti quelli che mi hanno dato l’entusiasmo e che hanno creduto in me! Domenica abbiamo assaggiato tutto quello che una mezza può dare: la spettacolarità del posto, il traghettare sul lago un po’ assonnati, fermarsi al bar e scherzare ancora su di noi, prepararsi sotto le nuvole e sperare che il freddo sia solo un illusione. Ci prepariamo con cautela, lasciando le nostre divise un po’ titubanti perchè non ci aspettavamo di certo quell’aria frescolina che si è sciolta poco prima della partenza, quando il sole ha fatto il suo ingresso come la star più attesa dell’evento. Una partenza quasi indenne dal dolore la mia, sentivo solo un po’ le gambe rigide ma sapevo che avevo bisogno di chilometri per carburare. Mi supera subito Angelo che si è visto protagonista di una caduta senza danni e si stupisce della mia corsa un po’ zoppicante. Lo invito ad andare perchè questa volta è giusto che tutti ambiscano al personale e questa mezza lascio i miei pace 5 cascine andare avanti. Il mio passo non è sciolto e sono dietro, tra le file di runners più umili: quelli che sono solo all’inizio, quelli che non hanno la tecnica o quelli che come me corrono un po’ “storti” dopo un infortunio ma non mollano….è vero da esperta dovrei invitare tutti a non correre con un infortunio fresco alle spalle, ma sapevo che erano “solo” 21 chilometri e che ci sono stati momenti peggiori. Il momento più bello è stato dopo la prima salita, quando con le gambe ormai calde ho sentito che avevo quasi il mio passo ed il mio garmin mi dava i tempi che facevo non molto tempo fa. Rincuorata dal sentirmi bene e dalle salite che sono pane per le mie gambe è stato sempre un crescendo. Poi la gente sulle strade ha fatto il resto. Una spettatrice dal bordo della strada mi ha incoraggiata: “brava, brava veramente!ti stimo”….mi è sembrato di compiere un’impresa stoica e cos’ è iniziata la mia rimonta che non si è fermata neanche quando ad un chilometro e mezzo dalla fine c’era l’ultimo strappetto di 800 metri dove un runners si è azzardato a dire che avevo un buon passo….strano!…in genere si parte bene e si arriva alla fine stramazzati al suolo, con uno stile di corsa a volte molto “sporco”…nel mio caso è stato il contrario…forse avevo solo bisogno di scaldarmi bene e ritrovare la mia corsa. All’arrivo batto un 5 allo speaker che negli ultimi metri è stato fondamentale, come tutti i runners che ho incontrato: ci siamo aiutati facendo il ritmo e seguendo quei palloncini delle 2 ore poco distanti da noi….Qualcuno ha mollato prima, tanti sono crollati sul finale ma io pensavo solo che non potevo rinunciare ad arrivare a testa alta.
Avrei ancora qualcosa da dire, soprattutto sulla doccia fredda che l’organizzazione ci ha riservato…ma non ne vale la pena. Preferisco ricordare chi mi ha dato il privilegio di farmi sentire una regina: Agostino, che mi è sempre vicino e nonostante ora la sua corsa sia sulla bici è ogni giorno al mio fianco ad incoraggiarmi; i “pace” di Cogliate, ma anche Pino e Luca, Stefano e Angelo; per non dimenticare anche Guzzino ed Elio che l’anno scorso a Saltrio mi hanno portata all’arrivo. Non da ultimo grazie di cuore a tutti!
Serena