Maratona del Riso
Primo maggio. Tutto il mondo attende Expo ma noi, “gli scappati di casa” (come ci definisce giustamente Paolo Restelli) siamo ai blocchi di partenza per la prestigiosissima Maratona del Riso. Un appuntamento che nessun podista serio si sognerebbe mai di mettere in calendario. Ma io, Giorgio e Walter ( e Matteo per la Mezza ) siamo tra i 400 iscritti di questa corsa che praticamente è un giro delle cascine da 42 Km. L’unico vantaggio di questa corsa è che, essendo abbastanza vicina a casa ( meno di un’ora e mezza) ti permette una toccata e fuga abbastanza rapida e, nel pomeriggio, sei gia’ sul divano di casa a smaltire i postumi della corsa. Per quanto mi riguarda arrivavo da una settimana di influenza, diciamo recuperata all’80%, e quindi la condizione non era al massimo. Tuttavia decidevo lo stesso di attaccarmi ai ragazzi delle 3h15 per vedere dove potevo arrivare. All’inizio stavo talmente bene che avevo addirittura pensato di poter accelerare, ma non l’ho fatto in primis per un discorso di prudenza tattica, poi per non rimanere troppo solo…. Meno male perchè al 31mo km i pace maker hanno accelerato di brutto… o almeno cosi’ mi sembrava… in realta’, garmin alla mano, loro andavano sempre uguale, era il mio motore che era andato a pezzi… e allora la scelta e’ stata abbastanza obbligata: mettere la marcia inferiore e cercare di arrivare al traguardo limitando i danni. Certo che quei 4/5 km completamente dirtti dopo il 33mo km non ti danno una mano quando sei in difficolta’.. e allora mi sono fatto 20/25 minuti a ripetermi il consiglio del presidentissimo Gabirele che , in questi casi, dice di rallentare e non fermarsi. Alla fine ho portato a casa comunque un buon tempo, soprattutto considerato com’ero messo solo una settimana prima. E, soprattutto, ho terminato la martatona che, numericamente, dal punto di vista scaramantico poteva costarmi cara.
Alla prossima.
Ago